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Intervista a GIMMI Jeans: tessuti in canapa, sostenibilità e Made in Italy

Matteo Sandri e Francesco Vantin sono i fondatori di GIMMI Jeans, brand che fa del tessuto in canapa il proprio punto di forza. Ci raccontano nel nostro Podcast - Business Stories di Moda e Sostenibilità - com'è nata l'azienda e quali sono i vantaggi del tessuto utilizzato.

Ascolta qui l’intervista.

GIMMI Jeans è un'azienda che concilia valori come sostenibilità, durabilità dei capi e artigianalità.

Matteo e Francesco si sono incontrati lungo il loro percorso di studi e, dopo aver appreso gli impatti ambientali del settore moda, hanno deciso di avviare la produzione di jeans impiegando un materiale a basso impatto ambientale, la canapa.

La scelta di utilizzare la canapa per produrre un capo di abbigliamento come il jeans non è casuale, dal momento che si tratta di un articolo generalmente ad alto impatto ambientale.

Le caratteristiche di sostenibilità della canapa si possono identificare fin dalla coltivazione della pianta stessa.

Senza precipitazioni supplementari significative, la canapa industriale richiede 3-6 megalitri di acqua di irrigazione per ettaro per tassi di produzione sostenibili (fonte: NSW DPI). Il cotone richiede 6-7 megalitri di acqua per ettaro.

La coltivazione della canapa richiede l'uso di meno fertilizzanti rispetto ad altre colture grazie alle sue radici a fittone che arrivano fino a 2 metri di profondità, che le consentono di recuperare nutrienti presenti nelle zone più profonde del suolo. 

Per quanto riguarda le proprietà organolettiche del tessuto, la fibra di canapa è più resiliente rispetto al cotone ed è anche antibatterica. Tali proprietà consentono di estendere la durabilità del capo, di migliorare il comfort del jeans, di diminuire la carica batterica del tessuto e di ridurre i lavaggi.

La maggior parte dei prodotti di Matteo e Francesco sono realizzati combinando la fibra di canapa con quella di cotone biologico certificata GOTS, per facilitare il processo di tintura del capo.

Per ridurre l’impatto delle lavorazioni,da utilizza gli enzimi al posto dei lavaggi tradizionali e, per realizzare disegni particolari sul capo, utilizza il laser; le particelle di indaco bruciate dal laser vengono aspirate da un depuratore, garantendo la salute e la sicurezza dell’operatore. 

Inoltre le operazioni di taglio, confezionamento e lavanderia sono svolte interamente nell’arco di circa 30 km, favorendo la valorizzazione del territorio locale e riducendo al minimo gli impatti ambientali dovuti ai trasporti.

L'unico processo che viene svolto al di fuori dei confini nazionali rappresenta la produzione della materia prima, ovvero della canapa. Una delle priorità del brand è quella di portare in Italia anche questa attività, e per questo GIMMI Jeans ha lanciato una campagna Kickstarter per finanziare la produzione della fibra di canapa qui in italia.

In questo modo GIMMI Jeans avrà la possibilità di gestire in Italia l’intero processo produttivo, assicurandosi personalmente della qualità della fibra coltivata e garantendo tracciabilità e trasparenza lungo la propria filiera produttiva.

Conclusioni

 

La selezione di materiali come la canapa rappresenta uno dei metodi più efficaci per rendere possibile la transizione del settore moda verso lo sviluppo sostenibile. In termini di impatto, la selezione dei materiali è infatti, insieme all’utilizzo di energia, l’elemento di principale importanza per ridurre le emissioni, come indicato dalla guida di Sciente Based Targets Initiative per il settore abbigliamento e calzature. 

Oltre a ciò è essenziale evidenziare l’importanza di selezionare lavorazioni innovative e di garantire una filiera più corta possibile, al fine di ridurre al minimo gli impatti ambientali dovuti ai trasporti e garantire livelli più alti di tracciabilità e trasparenza.

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Francesca Poratelli
Per analizzare il tuo grado di sostenibilità

Dopo un’esperienza lavorativa in Yamamay ha deciso di specializzarsi nel campo della sostenibilità. Si è occupata di assessment di sostenibilità ambientale e sociale per aziende che spaziano dall’abbigliamento outdoor al merchandising tessile.

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